Mi piacciono diverse cose tra ciò che ha fatto Giorgio Gaber, ma non mi posso dire un fan del SignorG, di quelli che passano il tempo ad ascoltare le sue canzoni, eppure mi è venuto in mano il testo di una sua canzone che reputo illuminante:
L'appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
L'appartenenza
non è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un'apparente aggregazione
l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
...
Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.
(Canzone dell'appartenenza, di Gaber - Luporini, 1996)
giovedì 30 aprile 2009
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